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ANIA presenta le proposte per la legislatura europea 2024-2029. Chi è il “grande assente”?

ANIA presenta le proposte per la legislatura europea 2024-2029. Chi è il “grande assente”?

ANIA presenta le proposte per la legislatura europea 2024-2029. Chi è il “grande assente”? Mancano due mesi alle elezioni per il Parlamento UE, e considerato che la valanga di norme e adempimenti riversatasi sugli Agenti negli ultimi anni, è figlia di Direttive europee, i principali attori del sistema assicurativo si stanno muovendo.

Abbiamo già visto nel precedente articolo, la posizione di IVASS.

Anche ANIA, ovviamente, si è mossa per tempo, diramando un corposo documento contenente una serie di proposte in linea con la aspettative delle Imprese rappresentate.

Il testo, facilmente reperibile sul sito dell’ANIA,  si concentra su vari ambiti chiave, mirando a migliorare l’efficienza, la coerenza e l’efficacia della regolamentazione per il settore assicurativo.

Proviamo a farne una sintesi.

Semplificazione e Razionalizzazione

ANIA propone una pausa legislativa per evitare un eccesso di nuove normative, suggerendo un’analisi dell’impatto cumulativo delle leggi esistenti. L’obiettivo è garantire che le nuove proposte siano praticabili e non sovraccarichino ulteriormente il settore con requisiti eccessivi. L’introduzione di un “controllo di competitività” mira a valutare l’impatto di ogni nuova legge sulla competitività delle imprese europee prima della sua approvazione.

Competenza sul Settore Assicurativo

Le osservazioni di ANIA evidenziano la frammentazione e la mancanza di coesione nelle istituzioni europee quando si tratta di regolamentazione assicurativa. Propone quindi di centralizzare la competenza e la responsabilità sul settore assicurativo in un unico Commissario e di stabilire una struttura di coordinamento tra le diverse Direzioni Generali della Commissione europea, per assicurare una visione olistica e coesa.

Riduzione dei Requisiti di Reportistica

ANIA accoglie con favore l’impegno a ridurre del 25% gli oneri di reportistica, ma sottolinea che gli sforzi non dovrebbero limitarsi alla semplice riduzione dei requisiti esistenti. Invece, dovrebbe esserci un cambiamento più fondamentale nell’approccio alla regolamentazione, con una maggiore attenzione alla necessità reale e agli obiettivi specifici di ogni requisito di rendicontazione, evitando sovrapposizioni e ridondanze

Revisione Solvency II

ANIA considera positivamente l’accordo raggiunto sulla revisione di Solvency II, riconoscendo l’importanza di mantenere alti livelli di protezione per gli assicurati, pur consentendo al settore di sostenere maggiormente l’economia reale. L’Associazione sottolinea l’importanza di non compromettere gli obiettivi raggiunti con misure di secondo livello che potrebbero deviare dalle intenzioni originali dei legislatori.

Retail Investment Strategy (RIS)

ANIA esprime la speranza che la RIS si concluda in modo che non penalizzi il modello di business prevalente in Italia e in altri Paesi europei, enfatizzando la necessità di modifiche che considerino le peculiarità del settore assicurativo e non si concentrino esclusivamente sui costi.

Financial Data Access (FIDA)

L’Associazione ritiene che la proposta FIDA possa avere benefici, ma avverte che, nella sua forma attuale, potrebbe introdurre costi eccessivi senza un adeguato sostegno di evidenze o casi d’uso che giustifichino l’ampio ambito di applicazione proposto. Chiede quindi un approccio più equilibrato e graduale nell’introduzione delle nuove norme.

Gestione dei Grandi Rischi

Di fronte all’aumento dei rischi climatici e geopolitici, ANIA suggerisce la creazione di partnernariati pubblico-privati su scala UE per offrire coperture assicurative contro eventi catastrofici e rischi sistemici, promuovendo così una solidarietà europea nella gestione delle crisi.

Concorrenza Internazionale

L’Associazione sottolinea l’importanza di rimanere attenti alla regolamentazione internazionale, in quanto gli assicuratori europei operano e investono globalmente. Evidenzia la necessità di garantire condizioni di parità a livello internazionale, soprattutto in termini di vigilanza prudenziale e reporting.

Guida Automatizzata e Accesso ai Dati

ANIA chiede una regolamentazione chiara a livello europeo per i sistemi di guida autonoma e un accesso equo ai dati dei veicoli, al fine di proteggere le vittime degli incidenti stradali e permettere ai consumatori di beneficiare di servizi innovativi, come le tariffe assicurative basate sui dati telematici

Revisione della Governance Economica

Facendo parte dei principali investitori istituzionali, ANIA è interessata a regole europee di governance economica che equilibrino la necessità di stabilità, promuovendo una crescita economica robusta e stabile, specialmente in Paesi con risorse pubbliche limitate come l’Italia.

Contiamo sempre meno e rischiamo sempre di più

Per poter costruire questa sintesi abbiamo ovviamente letto attentamente il documento.

Non solo, abbiamo anche fatto un esercizio, siamo andati alla ricerca, nel documento stesso, della parola intermediari, e come si evince dalla foto, l’esito è stato:

NESSUN RISULTATO

Anche cercando le parole distributori agenti, il risultato è lo stesso

Non avevamo dubbi: il grande assente citato nel titolo dell’articolo è la nostra Categoria – l’Agente, insomma – che, come ormai avviene da anni, non ha alcuna voce in capitolo, malgrado sia il vero motore economico dei faraonici utili delle imprese assicurative.

Paradossale (ritorna l’aggettivo) addirittura la circostanza che il nostro grado di coinvolgimento e la nostra considerazione, siano inversamente proporzionale al livello di responsabilità attribuita agli Agenti.

Insomma, per farla breve, contiamo sempre meno e rischiamo sempre più per eventuali inadempienze normative.

Proviamo a dare una nuova chiave di lettura di questa “assenza”?

A nostro avviso ANIA non ci cita per scarsa considerazione, ma perché ritiene gli Agenti parte integrante dell’Impresa; pertanto, quando prende posizione, ritiene di prenderla anche a nome degli Agenti.

Il famoso concetto di “rete proprietaria”, costituita da Agenti i quali (secondo questa visione) non solo non dovrebbero avere la facoltà o il diritto di accedere al plurimandato o alle collaborazioni, ma dovrebbero essere assolutamente omologati alle strategie ed agli indirizzi operativi della Mandante.

Gli Agenti, evidentemente, scontano anni in cui tutto il mercato e le loro rappresentanze di categoria per prime, hanno considerato la Legge 40/2007 (quella, per intenderci, sul plurimandato), un punto di arrivo.

Si è conseguentemente trascurata una attività di indirizzo imprenditoriale degli Agenti, coerente con la rivoluzionaria novità di tale legge.

I Colleghi andavano, e vanno, incoraggiati a creare un efficace processo di emancipazione dalle strategie della Mandante, quelle strategie che devono essere, sì, considerate, ci mancherebbe, ma dalle quali non bisogna passivamente dipendere.

Evoluzione forse scomoda, ma indispensabile per chi intende il ruolo di Agente, non solo come intermediario di polizze, ma come amministratore della Impresa / Agenzia.

Sperando che non sia troppo tardi, è giunto il momento di trasformare i proclami in rivendicazioni e le minacce in reali mobilitazioni.

A nostro avviso, un Sindacato, per rappresentare efficacemente gli Iscritti, deve tutelarli sempre, guidarli spesso, giudicarli mai.

Negli ultimi tempi invece abbiamo assistito a chi ha giudicato spesso, e guidato raramente.

Ma soprattutto, visto quanto accaduto e sta accadendo, poco tutelati.

Foto di 422737 da Pixabay

 

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